dal quotidiano La Stampa del 3 marzo 2015
Nonostante la crisi che avvolge lo stivale abbia portato alla fuga dei cervelli, fortunatamente non tutto è perduto: sono ancora molte le menti brillanti in grado di sfornare idee innovative per rivoluzionare la vita di tutti i giorni. È la storia di Giovanni Alli, giovane ingegnere legnanese che, nel 2013, durante il suo dottorato al Politecnico di Milano, insieme al professor Sergio Matteo Savaresi, ha messo a punto quella che si può definire la prima bicicletta ibrida made in Italy in grado di valorizzare la sinergia tra corpo umano e motore elettrico.??
Nasce così Zehus, ovvero Zero Emission Human Synergy, innovativa start up che ha dato alla luce Bike+, ovvero un kit di design con un’architettura all in one da montare nella ruota posteriore della bicicletta là dove, nel mozzo del cerchio, sono concentrati motore elettrico, batteria e sensori integrati, il tutto leggerissimo, il peso è di soli 3 kg. Pochi ma buoni gli strumenti in grado di rendere una qualsiasi due ruote un mezzo in grado di spalancare le porte all'era della mobilità a zero emissioni: addio inquinamento, il mezzo infatti si ricarica pedalando, non c’è dunque bisogno di elettricità o altre fonti di energia esterna per funzionare, la sofisticata tecnologia Advanced Charge Sustaining Technology, basata su un algoritmo intelligente, permette di controllare e recuperare l’energia cinetica derivante dal moto per una pedalata assistita.
Nei momenti di maggiore sforzo e impegno, come la partenza, le salite e le accelerazioni, il ciclista viene aiutato agevolando la marcia mentre, in pianura, durante le discese e le frenate, si recupera energia, garantendo un’efficienza maggiore del 30% senza dover mai ricaricare le batterie. Il tutto è facile da gestire tramite Bluetooth e la relativa App, sviluppata per Android e iOS, attraverso la quale lo smartphone dialoga con la centralina e permette di modificare parametri come la percentuale di assistenza fornita dal sistema e, in tempo reale, informa sulla presenza di eventuali guasti.
I riconoscimenti non sono tardati ad arrivare: Zehus è stato premiato con il Golden Creativity Awards in qualità di prodotto più innovativo alla fiera China Cycle di Shangai, importante salone dedicato alle due ruote mentre, a Monaco, ha trionfato nella categoria Wheeler conquistando la giuria dell'Ispo Brand New Award. A quanto pare gli affari stanno andando bene, 1100 pezzi sono stati già venduti a innumerevoli produttori di bici che lo monteranno sui propri modelli e, per il 2015, l’obiettivo è quello di arrivare a quota 5.000, e non solo in Italia in quanto i clienti sono in ogni dove, dislocati tra Europa, Stati Uniti, Australia, Giappone etc.
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