Ad annunciarlo un paper dell'Università di Brescia dal titolo «Performance analysis of 802.11ac Access Points: The Power of Smart Antenna Technology».
L'eccezionale risultato è pubblicato anche sul sito della facoltà di ingegneria.
Maggiori capacità di trasmissione, tuttavia, richiedono l'assegnazione di grandi porzioni di spettro in alcuni canali non sovrapposti, il che potrebbe rendere la banda a 5 GHz improvvisamente molto affollata.
L'interferenza co-canale tra punti di accesso vicini e configurati sullo stesso canale può influenzare profondamente l'esperienza dell'utente.
Il Wireless Network Group presso l'Università di Brescia ha collaborato con ZyXEL Communications Corp dimostrando con esperimenti riportati nel presente documento che la tecnologia smart antenna è in grado di ridurre questo problema:ciò è reso possibile da una riconfigurazione continua del modello di radiazione che focalizza la energia emessa dal punto di accesso verso i suoi ricevitori associati riducendo l'interferenza che potrebbe causare ad altri nodi.
Gli esperimenti dimostrano che la tecnologia smart antenna ha la capacità di fornire una capacità di trasmissione aggregata più alta quando due punti di accesso vicini operano sullo stesso canale: questo risultato indica la tecnologia SA come la chiave per consentire il gigabit al secondo di velocità promesso dallo standard 802.11ac».
Si tratta di un grande passo innanzi per la tecnologia, e, parimenti, di una ulteriore grande soddisfazione per M31 e per gli investitori che hanno creduto nel progetto di Adant.
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